L'affinamento: differenze tra acciaio e legno

L'affinamento: differenze tra acciaio e legno

Hai mai sentito dire “Nella botte piccola c’è il vino buono”? Un proverbio popolare che, pur venendo spesso usato in senso figurato, affonda le radici nella realtà enologica. Ma quanto c’è di vero in questa affermazione, se la prendiamo alla lettera? Davvero una botte piccola fa un vino migliore rispetto a una botte grande? E dove si colloca, in tutto questo, l’affinamento in acciaio?

Per capire la risposta, dobbiamo fare un passo indietro e tornare a uno dei momenti più importanti della vinificazione: l’affinamento.

 

L’affinamento: un passaggio fondamentale

Dopo la vendemmia e la fermentazione, il vino non è ancora pronto per essere imbottigliato. Deve maturare, stabilizzarsi e sviluppare profumi e sapori più armoniosi. Questo processo avviene attraverso l’affinamento, che può svolgersi in diversi tipi di contenitori.

In alcuni casi, sono i disciplinari di produzione a indicare durata e modalità dell’affinamento, ma molto spesso la scelta spetta al produttore, in base al tipo di vino che desidera ottenere.

 

Affinamento in legno: botti grandi vs botti piccole

Il legno – solitamente rovere – non è solo un contenitore, ma un vero e proprio strumento di trasformazione. Interagisce con il vino: lascia passare l’ossigeno, favorisce l’evaporazione (con conseguente perdita di alcol) e rilascia tannini.

La dimensione della botte fa una grande differenza. Più piccola è la botte, maggiore sarà la superficie del legno a contatto con il vino, e quindi più marcata sarà l’influenza del legno sul gusto e sui profumi. Le botti piccole conferiscono al vino sentori speziati e complessi come vaniglia, pepe, tabacco e cuoio. Se la botte è nuova, queste note saranno ancora più evidenti.

Attenzione, però: il legno va usato con consapevolezza. Troppa intensità può coprire l’identità del vino, mentre un uso equilibrato può valorizzarla.

 

Affinamento in acciaio: neutralità e freschezza

L’acciaio inox è un materiale neutro: non rilascia aromi, non assorbe nulla e impedisce completamente il passaggio dell’ossigeno. I serbatoi in acciaio sono spesso dotati di sistemi per il controllo della temperatura, essenziale per una maturazione regolare e stabile del vino.

Questo tipo di affinamento è perfetto per i vini giovani, da bere entro un anno dalla vendemmia, e per esaltare i profumi primari del vitigno – quelli più freschi e fruttati.

 

Acciaio o legno? Dipende dal vino che vuoi creare

La vera domanda da porsi è: che tipo di vino voglio fare?

Ogni scelta – acciaio, botte piccola o grande – ha un impatto diretto sul profilo organolettico del vino. L’affinamento, infatti, è uno degli strumenti più potenti a disposizione di chi produce vino per raccontare un territorio, un’annata, una visione.

E alla fine, sarà proprio quella scelta a determinare le emozioni che un bicchiere saprà regalare a chi lo assaggia.

 

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